“Nuove competenze per il futuro: la formazione in Europa – tecnologia, scienza e digitale”, convegno il 3 maggio al Castello

Si svolgerà a Milazzo mercoledì 3 maggio alle ore 10.00 presso il Duomo Antico l’evento dal titolo “Nuove competenze per il futuro: la formazione in Europa – tecnologia, scienza e digitale” patrocinato dall’Università di Messina e dal Comune di Milazzo, rivolto ai giovani ed al quale presenzieranno numerosi studenti e docenti delle scuole secondarie del comprensorio.

Relazioneranno la Dott.ssa Simona Milio, Senior Director in Politiche Pubbliche della ICF, consulente della Commissione Europea per la valutazione e gli investimenti in politiche sociali, green e digitali;  il Prof Antonio Ereditato fisico, scopritore del bosone di Higgs e delle oscillazioni del neutrino, esperto in formazione e divulgazione scientifica, professore Emerito dell’Università di Berna;  la Prof.ssa Margherita Venturi, Prof. Ordinario di chimica dell’Università AlmaMater di Bologna, esperta di orientamento universitario per materie STEM; seguirà un intervento di Federchimica.

L’evento, promosso dal Magnifico Rettore Salvatore Cuzzocrea e dal comitato organizzatore e scientifico composto dalle Proff. Concetta De Stefano, Ivana Bonaccorsi e Scolastica Serroni, delegate all’Orientamento del Dipartimento ChiBioFarAm dell’Università di Messina, è volto a promuovere, nell’ambito delle attività di Terza Missione dell’Ateneo, l’attuale scenario europeo e nazionale circa le competenze emergenti e quelle mancanti per il raggiungimento degli obiettivi proposti dall’Agenda 2030.

Come è noto, l’UE ha destinato risorse significative e senza precedenti (€127 miliardi) alle riforme e agli investimenti digitali connessi ai piani nazionali per la ripresa e la resilienza. In questo contesto, tuttavia, l’Italia è al 18esimo posto tra i 27 Stati Membri. La sfida più grande per l’Italia è l’adeguamento delle competenze del capitale umano, ben al di sotto della media Europea, al fine di colmare la domanda di professionalità che entro il 2030 sarà trainata essenzialmente da due fattori: l’eco-sostenibilità e la rivoluzione digitale. Alla base di tutte queste professioni ci sono: competenze tecniche e trasversali, un’ampia conoscenza delle materie scientifiche ma anche i “soft skills” legati alle capacità organizzative e gestionali, il problem solving e le capacità di lavorare in team.

L’incontro è concepito per mostrare ai giovani studenti come è cambiato il mercato del lavoro e quali sono le nuove competenze del futuro.

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